| Riassunto |
L’obiettivo di questa tesi è stato quello di mettere a confronto azienda biologica e AFV, due realtà produttive opposte sia da un punto di vista pratico che da un punto di vista etico e far vedere come, nonostante questo, sia possibile avere una loro coesistenza.
Vengono definite opposte non solo per la presenza contemporanea di specie domestiche e selvatiche, ma soprattutto per la loro etica: infatti se da una parte ci basiamo principalmente sul concetto di “benessere animale”, dall’altra parliamo di etica della “caccia”.
Il lavoro è stato svolto presso l’Azienda Valdastra, situata in Mugello, la quale oltre ad allevare bovini di razza Limousine per la produzione di carne, rappresenta appunto anche un’Azienda Faunistico-Venatoria, denominata “Valdastra-Sassuolo”.
Più precisamente, abbiamo preso in considerazione le consistenze delle popolazioni delle specie allevate e dei selvatici degli anni compresi tra il 2004 e il 2012, al fine di verificare appunto se la loro coesistenza abbia inciso positivamente o meno sul loro andamento.
Dai risultati è emerso che le consistenze di stalla e in particolare quelle relative ai bovini di razza Limousine mostrano un andamento, soprattutto negli ultimi anni, decisamente positivo; mentre quelle relative ai selvatici mostrano complessivamente una soddisfacente presenza all’interno dell’Azienda Faunistico-Venatoria, a dimostrazione del fatto che l’interazione, soprattutto durante i periodi di pascolamento, non ha comportato danni né alle specie allevate, né alle popolazioni di selvatici.
Dunque possiamo concludere che le due realtà produttive possono coesistere senza danneggiarsi reciprocamente, anzi, la loro interazione non può essere altro che un aspetto positivo che permette da una parte di avere all’interno dell’ecosistema una maggiore biodiversità, dall’altra un maggiore incremento economico per gli allevatori.
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