"Analisi sull’evoluzione della gestione faunistica nel contesto socio-ambientale: dinamiche, problematiche e prospettive."
Batisti Giovanni
Paola Lupi
Ponzetta Maria
2014 - 2015
L’argomento della tesi tratta di come la gestione faunistica sia figlia di un’evoluzione socio-economica, causa anche di quella ambientale, che si può identificare prima nel blocco delle due guerre mondiali e, successivamente, nel blocco anni ‘60-‘90. Nel primo periodo si è assistito ad un approccio all’ambiente e alla fauna dettato dalla sopravvivenza e non certo dalla necessità di gestirla e mantenerla; invece, nel secondo periodo, si è verificato un lento progredire, che è nato da una cultura racchiusa totalmente nell’ambito venatorio (poco regolamentato), che non si preoccupava di mantenere un equilibrio tra fauna e ambiente.
Successivamente, si è arrivati ad una sensibilizzazione del caso. Negli anni ’90 si conclude questo breve excursus storico con l’emanazione della legge principe della gestione faunistica e più genericamente dell’ambiente ovvero con la L. n. 157/92 del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Il titolo stesso della legge “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, indica che in quegli anni nasceva una nuova esigenza, ovvero quella di tutelare in primis la fauna e in relazione ad essa regolamentare l’attività venatoria. Per quanto possano apparire recenti, questi sistemi sembrano diventare sempre più fallaci e lacunosi, molto probabilmente per i sempre più radicali e frequenti mutamenti ambientali che, inevitabilmente, si tramutano anche in cambiamenti sulla fauna.
È quindi necessario cercare di trovare nuove metodologie e nuovi approcci a questo sistema sempre più in trasformazione. La parola chiave è “gestire” ed i motivi sono molteplici: la fauna, così come la componente vegetale di un sistema naturale, rappresenta una risorsa finita, ma con una caratteristica fondamentale, la rinnovabilità.
Pertanto, qualsiasi intervento di conservazione deve essere finalizzato in primo luogo verso la sostenibilità, mettendone a disposizione tutti i benefici possibilmente ricavabili nel modo più duraturo e nella quantità più elevata possibile. Le attività rurali, compresa quella venatoria, possono così diventare strumento importante ai fini della gestione faunistica globale.
ULTIMO AGGIORNAMENTO
31.08.2023