Il rilevamento biometrico degli Ungulati selvatici: status, implicazioni gestionali e casi concreti in Italia
Nicolucci Valerio
Sargentini Clara
Giuliani Giovanni
2015 - 2016
Il presente lavoro di tesi si pone quale report dello status del rilevamento biometrico degli Ungulati selvatici oggetto di attività venatoria in Italia a distanza di 7 anni dalla pubblicazione da parte dell’ISPRA di Guida al Rilevamento Biometrico degli Ungulati (Mattioli e De Marinis, 2009). Partendo dall’analisi dello stato di attuazione del rilevamento biometrico, sia a livello normativo che tecnico-operativo, di regioni quali Umbria, Marche, Emilia-Romagna e Abruzzo, che rappresentano realtà dove il prelievo degli Ungulati selvatici “appenninici” risulta consistente, capillare e diversificato su più specie, il presente lavoro ha avanzato degli interrogativi funzionali al proprio scopo. Quali norme sovraintendono e regolamentano il rilevamento biometrico degli Ungulati selvatici? Come sono state tradotte in pratica su scala regionale le indicazioni fornite da Mattioli e De Marinis (2009)? Quali sono le specie interessate al rilevamento? Quali sono le misure corporee soggette al rilevamento? Quali sono le finalità del rilevamento? Come il rilevamento biometrico degli Ungulati selvatici ha influito sulle scelte di gestione di questi? Esistono studi e ricerche scientifiche prodotte a partire dalla raccolta delle variabili biometriche degli Ungulati derivanti dall’attività venatoria? Questi ed altri quesiti sono l’oggetto di discussione di questo lavoro di tesi, nell’intento di rappresentare un resoconto utile alla divulgazione delle metodiche, delle prassi, degli usi applicativi presenti e futuri e, quindi, delle prospettive in campo gestionale, del rilevamento biometrico applicato alla fauna selvatica.
ULTIMO AGGIORNAMENTO
31.08.2023