Uso dello spazio e ritmi giornalieri di attività nei rapaci diurni in un sistema a brughiera dell’Antiappennino toscano
Ridente Davide
Bozzi Riccardo
Tellini Florenzano Guido
2016 - 2017
Il lavoro svolto nella mia tesi di laurea ha l’obiettivo di capire in che modo la conformazione geomorfologica del territorio influenza la presenza dei rapaci diurni.
Nel primo capitolo vengono descritti i processi e le cause dell’afforestamento in atto in Europa, in Italia e in particolare nell’Appennino settentrionale.
In seguito è esaminato il processo di afforestamento nel territorio dell’Antiappennino toscano facendo riferimento al caso del Pratomagno. Qui è in atto il progetto LIFE GRANATHA che ha l’obiettivo di arrestare il processo di afforestamento in corso e impedire che le aree aperte, costituite essenzialmente da brughiere ad Erica scoparia, possano evolversi in bosco.
La conservazione delle brughiere è molto importante in quanto queste costituiscono habitat fondamentale per diverse specie di avifauna. Tra queste specie troviamo dei rapaci diurni, specie target del progetto in questione, che sono l’albanella minore (Circus pigargus), il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) e il biancone (Circaetus gallicus).
Nel secondo capitolo è descritto il territorio del Pratomagno sia da un punto di vista geologico che vegetazionale. Inoltre sono descritte le aree in cui sono state effettuate le osservazioni dei rapaci riportando anche le carte del territorio corrispondenti.
Il terzo capitolo affronta le modalità di raccolta dei dati in campagna e i metodi di analisi dei dati raccolti. L’obiettivo dell’analisi è stato quello comprendere come la geomorfologia del territorio possa influenzare in qualche modo la presenza dei rapaci diurni nel territorio.
I parametri geomorfologici presi in esame sono stati l’esposizione del versante, la pendenza del versante e la posizione morfologica del punto frequentato dal rapace (PEB) ossia se si trova in posizione di cresta, versante o fondovalle.
Tenendo conto di questi parametri e considerando anche altri fattori quali il tempo trascorso su ogni punto di osservazione, la distanza che intercorre dal punto di osservazione al rapace avvistato e la non perfetta indipendenza tra le osservazioni è stato possibile analizzare i dati raccolti in campagna.
Nel quarto capitolo sono descritti i risultati delle analisi fatte tenendo conto delle considerazioni precedenti. In particolare si evidenzia che la variabile geomorfologica che influisce in maniera significativa sulla frequentazione del territorio da parte dell'insieme dei rapaci e, in particolare su albanella minore, poiana e gheppio è la posizione geomorfologica del punto.
Gli altri parametri invece non influenzano la presenza o l’assenza né per le specie prese singolarmente né per l’insieme di rapaci. Altro aspetto che risulta evidente dal lavoro svolto è la differenza esistente fra i risultati delle analisi esplorative e quelle definitive. Infine è stata redatta un’appendice nella quale è stata descritta la morfologia, l’etologia e gli aspetti di conservazione delle specie di rapaci diurni del Pratomagno.
ULTIMO AGGIORNAMENTO
31.08.2023