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Monitoraggio del lupo (Canis lupus italicus) nel Parco Nazionale dell’Aspromonte

Titolo della tesi


Monitoraggio del lupo (Canis lupus italicus) nel Parco Nazionale dell’Aspromonte

 

Candidato


Aleotti Sonia

 

Relatore


Conti Leonardo

 

Correlatore


 

 

Anno accademico


2016 - 2017

 

Riassunto


Il presente elaborato ha preso in esame la ricerca sul monitoraggio del lupo condotta nel Parco Nazionale dell'Aspromonte nel periodo aprile - novembre 2017 con il supporto tecnico-scientifico dell'Associazione Temporanea d'Impresa Castanea Società Cooperativa e Studio Agrofauna.

L'Appennino meridionale è una delle aree interessate dall'espansione della specie, i cui segni di presenza sono stati da sempre rinvenuti, anche se di fatto non esistevano ricerche specifiche.

Questo non ha consentito di avere dati sulla consistenza numerica e/o dei branchi di lupo, fino all'avvio, nel 2013, del progetto "CONVIVERE CON IL LUPO, CONOSCERE PER PRESERVARE, il sistema dei Parchi nazionali dell'Appennino meridionale per lo sviluppo di misure coordinate di protezione per il lupo", tutt'ora in corso.

Il Progetto ha una notevole importanza, in quanto rappresenta l’inizio di un percorso corretto nella gestione e conservazione della specie nel Parco Nazionale dell’Aspromonte (Siclari et al. 2013-2016).

L’utilizzo di differenti metodologie d’indagine quali le analisi genetiche, il wolf-howling e il fototrappolaggio, è fondamentale nella definizione di un quadro il più esaustivo possibile, in quanto nessuna metodologia di per sé può essere considerata ottimale, cioè priva di limiti ed errori (Ciucci, 1994).

L’aver proseguito negli anni le attività intraprese nel 2013 ha dato l’importante risultato di ottenere una visione di insieme della presenza di Canis lupus italicus nel Parco sempre più dettagliata, sebbene in continua evoluzione.

I risultati raggiunti nel 2017 dimostrano come un costante monitoraggio sia fondamentale per capire la dinamica della popolazione, in termini di areale e di consistenza, di una specie molto plastica ed ecologicamente adattabile come quella oggetto di studio.

Dalla valutazione complessiva della distribuzione geografica degli escrementi trovati e attribuiti a lupo osserviamo una concentrazione degli stessi nel settore centro-meridionale del Parco.

Questo concorderebbe con la localizzazione dei gruppi familiari ottenuta in periodo estivo tramite il wolf-howling. Allo stato attuale, nel territorio del Parco Nazionale dell’Aspromonte si ipotizza la presenza di almeno 3 gruppi familiari riproduttivi: uno nel settore Sud-occidentale del Parco, un secondo ricadente nel settore Centrale e un terzo nel settore Nord al confine con il settore Centrale.

Da questi primi risultati della genetica risulterebbe inoltre un raggruppamento di individui (1 maschio e due femmine) nel settore centro meridionale e orientale del Parco, che marcano negli stessi siti e che potrebbe essere riconducibile ad un quarto branco.

Confrontando i risultati ottenuti con quelli dei precedenti anni (2013-2016), non vi è stato un ricampionamento di individui già genotipizzati in passato, indice questo di elevato turnover della popolazione.

Sarebbe importante verificare una possibile sovrapposizione tra le aree maggiormente frequentate dalla specie e le aree di maggior presenza di animali domestici, caprini e bovini, allevati allo stato semibrado-brado, poiché rappresentano un'importante opportunità di predazione e fonte alimentare per la specie lupo.

Da una prima analisi macroscopica e visiva delle fatte in molti casi è stata riscontrata la presenza di peli attribuibili a domestici. I futuri risultati provenienti dall’integrazione dei diversi metodi di monitoraggio nel territorio del Parco potranno chiarire ulteriormente distribuzione e consistenza dei branchi ed il numero minimo degli individui presenti. In particolare i risultati della genetica, ancora non pervenuti, relativi al campionamento del 2017 speriamo possano fornire informazioni importanti sulla eventuale presenza di ibridi.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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