Titolo della tesi
Regione Toscana - Stima del danno da fauna alla luce della nuova normativa
Ginanni Silvio
Fratini Roberto
Scarselli Daniele
2017 - 2018
I danni della fauna selvatica costituiscono un tema cogente sia dal punto di vista dell’impatto al patrimonio agricolo forestale in termini ambientali ed ecologici, sia dal punto di vista economico dato che questi vanno ad incidere sull’attività di impresa. Nel III rapporto informativo relativo al monitoraggio dei risultati della Legge Regionale obiettivo L.R.T. n.10/2016 e smi, pubblicato dalla Regione Toscana a Gennaio 2019, si legge che la stima del danno causato dagli ungulati in Toscana nel periodo 2010-2016 è di € 13.279.234. Il presente lavoro di indagine ha lo scopo di conoscere e approfondire le diverse procedure di indennizzo/risarcimento attuate sul territorio regionale e di individuare gli aspetti più interessanti e caratteristici. E’ stata svolta una disamina della normativa attualmente in vigore in Italia ed, in particolare, quella applicata dalla Regione Toscana la quale prevede l’indennizzo per danni causati da fauna selvatica all’imprenditore agricolo. Infine, sono state prese in esame le procedure relative alla perizia di stima svolta dal tecnico estimatore esponendo un caso particolare. Ai fini dell’indagine sono state prese in esame le richieste di indennizzo pervenute dal territorio di competenza dall’Ambito Territoriale di Caccia - 5 Firenze per l’anno 2018. Sono stati eseguiti n. 114 sopralluoghi con un risultato di n. 41 richieste non indennizzabili e n. 73 indennizzabili per un ammontare del danno stimato in € 76.100,83. L’attuale assetto normativo consta di indicazioni quadro fornite dal PRAF, ormai risalenti al 2012-2015 ed attualmente vigenti in attesa del nuovo piano faunistico venatorio regionale. Altre fonti normative analizzate sono alcuni regolamenti, adottati come atto proprio, degli Ambiti Territoriali di Caccia. Gli Ambiti Territoriali di Caccia (di seguito ATC) sono strutture associative senza scopo di lucro, regolate con proprio statuto, a cui sono affidati compiti di rilevanza pubblicistica connessi all’organizzazione del prelievo venatorio e alla gestione faunistica del territorio di competenza, finalizzati al perseguimento degli obiettivi stabiliti nel piano faunistico-venatorio. Nel III rapporto informativo relativo al monitoraggio dei risultati della legge regionale obiettivo L.R.T. n.10/2016 e smi pubblicato dalla Regione Toscana a Gennaio 2019 si evidenziano alcune criticità
relative alla gestione dei dati con ricadute anche sulla valutazione del danno. Rispetto ai dati illustrati, forniti direttamente dagli ATC, preme evidenziare alcune difficoltà incontrate nel reperire dati omogenei e aggiornati sui danni alle coltivazioni da parte degli ATC.Lo scollamento temporale tra il momento del danno e la presa di coscienza degli andamenti degli eventi rappresenta uno dei principali elementi di criticità di tutto il sistema della gestione degli ungulati e dei rapporti con le categorie interessate. L’entità del danno, anche attraverso un sistema omogeneo di rilievo peritale, deve essere conosciuta in tempi rapidi al fine di affrontare in tempo le criticità con misure preventive e interventi diretti. Sarebbe opportuno modificare a breve l'impostazione gestionale dei diversi soggetti, primi fra tutti gli ATC. A tale scopo è da notare che al momento sono in corso di approvazione le nuove Linee guida regionali con l’adozione di un portale regionale unico di raccolta, istruttoria e gestione di tali informazioni per tutti gli ATC. Questo consentirà di uniformare le procedure evitando difficoltà tra i vari ATC. Il portale unico consentirebbe, da parte degli organi regionali, un monitoraggio in tempo reale dell’andamento dei danni consentendo una maggiore rapidità di intervento ed una migliore pianificazione territoriale.
Ciò comporta sicuramente dei vantaggi e dei limiti.
- Velocità di esecuzione
- economicità per gli ATC in termini di costo della stima
- è una stima non lontana dalla realtà
contro:
- perfetta conoscenza del territorio da parte del tecnico estimatore
- remunerazione non completa
- soggetta ad errori (sovrastima o sottostima)
- non considera le perdite varie ed i valori commerciali.
Per quanto riguarda gli ATC l’adozione di questa tipologia di stima ha un indubbio vantaggio economico derivante dal basso costo della prestazione del tecnico estimatore.
ULTIMO AGGIORNAMENTO
31.08.2023