Titolo della tesi
Una strategia campionaria per la stima dell’abbondanza del cinghiale nelle aree vocate
Bellini Matilda
Bozzi Riccardo
Fattorini Lorenzo
Zaccaroni Marco
2018 - 2019
Lo scopo del presente lavoro è stato quello di stimare l’abbondanza e la densità della popolazione di cinghiali (Sus scrofa) presso le aree vocate, dove vengono svolte le braccate di caccia, dell’Ambito Territoriale di Caccia di Massa Carrara (ATC MS13), utilizzando lo schema di campionamento probabilistico “One-per-stratum sampling” (OPSS), effettuato nel giorno di apertura della battuta di caccia del 06/10/2019.
La popolazione oggetto di indagine è un insieme di 249 aree di braccata, le cui superfici ricoprono un’area complessiva di 53.795,68 ettari con una superficie media di 182,98 ettari, suddivise in 39 gruppi (strati), i quali si riferiscono alle 39 squadre di cacciatori presenti al momento della braccata di caccia. È stata inclusa, come unità di campionamento, un’unica area per ogni strato, dove le relative squadre hanno effettuato la braccata di caccia annotando il numero di cinghiali avvistati e abbattuti, oltre all’osservazione relativa agli avvistamenti di altre specie, come il lupo (Canis lupus), la volpe (Vulpes vulpes), il capriolo (Capreolus capreolus) e il cervo (Cervus elaphus). I dati campionari sono stati utilizzati per effettuare l’analisi statistica. In questo contesto, a fine di stimare l’abbondanza della popolazione, lo stimatore utilizzato è stato lo stimatore di Horvitz-Thompson (HT); applicandolo è stata ottenuta la stima del numero totale di cinghiali presenti nell’intera area di caccia, che è risultata pari a 1573 capi (con un intervallo di confidenza al 95%: 1079-2078 capi) con una corrispondente densità stimata di 2,9 capi/100 ha (i.c. 95%: 2,00-3,85 capi/100 ha). Successivamente è stato stimato un errore standard (SE) del 247,9 corrispondente ad un errore standard relativo del 16%.
Lo schema di campionamento OPSS è risultato affidabile per effettuare la stima dell’abbondanza della popolazione di cinghiale presente nelle aree di braccata in un dato giorno, fornendo campioni spazialmente bilanciati, in quanto le aree selezionate risultano ben distribuite sull’intera area di studio, stime non viziate e una stima oggettiva della precisione del metodo. Riguardo ai risultati ottenuti è stata notata un’importante differenza numerica, relativa all’abbondanza, rispetto ai dati delle stagioni venatorie precedenti. Tale difformità potrebbe essere spiegabile da diversi fattori, come l’assenza di un campionamento probabilistico per la selezione delle aree di braccata negli anni precedenti, presumibilmente andando ad effettuare una sovrastima delle consistenze, l’enorme variabilità demografica tra anni successivi che può caratterizzare una popolazione ed una possibile migrazione da aree oggetto di braccata ad aree non vocate o a divieto di caccia. La valutazione dovrà essere completata tramite i dati e la stima dell’abbondanza della popolazione relativi al giorno di chiusura di caccia del 31/12/2019, che andranno a delineare un quadro più chiaro confrontandoli a quelli del giorno di apertura.
ULTIMO AGGIORNAMENTO
31.08.2023