Titolo della tesi

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Impiego del cane da guardiania come metodo di prevenzione e mitigazione del conflitto con le attività zootecniche

 

 Candidato

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Bicchielli Chiara

 

Relatore

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Pugliese Carolina

 

 

Correlatori

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Anno accademico

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2019 - 2020

 

Riassunto

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Le popolazioni di lupo (Canis lupus), storicamente distribuite in gran parte del territorio italiano ed europeo, sono state sottoposte nei primi anni del Novecento e durante il Dopoguerra a vere e proprie campagne di persecuzione che, insieme ai cambiamenti ambientali quali deforestazione e riduzione delle popolazioni di ungulati selvatici, hanno fatto sì che questa specie raggiungesse densità critiche, rasentando l'estinzione.
Da circa 40 anni però il lupo è stato protagonista di una notevole espansione demografica con ricolonizzazione degli habitat in cui era precedentemente presente, grazie soprattutto alle norme di tutela ad esso rivolte (Legge 157 /92, art.2) e alla crescita demografica delle popolazioni di ungulati.
In seguito a tale incremento si è sviluppato un forte conflitto con la zootecnia, causando perdite economiche e attriti a livello sociale. Il presente elaborato ha come obbiettivo quello di analizzare e descrivere le metodologie di gestione e di utilizzo del cane da guardiania, in particolare del Pastore Maremmano Abruzzese, come mitigazione di tale conflitto.
La tesi si sviluppa in più parti, inizialmente vengono prese in esame le caratteristiche dei principali sistemi di protezione quali recinzioni tradizionali, recinzioni elettrificate e metodi di dissuasione; in seguito viene descritta la storia del cane da lavoro e il suo inserimento nel mondo della pastorizia; in fine, nella parte principale dell'elaborato, vengono analizzate le caratteristiche fisiche e comportamentali del Pastore Maremmano Abruzzese, studiate ed elencate alcune linee guida dell'allevamento e del lavoro con il cane da guardiania con lo scopo di definire il miglior approccio a questa metodologia preventiva.