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Processo di recupero di avifauna locale – Il percorso all’interno del Centro di Scienze Naturali di Prato (Fondazione PARSEC)

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Titolo della tesi

Processo di recupero di avifauna locale – Il percorso all’interno del Centro di Scienze Naturali di Prato (Fondazione PARSEC)

Candidato

Basville Viola

Relatore

Bozzi Riccardo

Correlatori

Cencetti Tommaso

Anno accademico

2020 - 2021

Riassunto

La presente tesi espone il lavoro che viene svolto all’interno del Centro di Scienze Naturali (CSN) per il recupero di avifauna. Il Centro di Scienze Naturali (CSN), facente parte dal 2017 della Fondazione PARSEC insieme al Museo di Scienze Planetarie e l’Istituto Geofisico Toscano, è situato nella zona nord-occidentale della città di Prato ai piedi del Monte Ferrato, la cui conformazione geologica e floristica offre un ambiente adatto alla sopravvivenza di numerose specie faunistiche. Il CSN è una struttura polivalente che svolge numerosi studi, ricerche e attività operative in difesa dell’ambiente, in particolare, uno dei servizi principali che offre è quello di ricovero, riabilitazione e liberazione di fauna selvatica ritrovata in difficoltà all’interno del comune di Prato. Il recupero è l’insieme di tutti gli interventi necessari per riportare un animale alle sue condizioni ottimali per poter vivere autonomamente in uno stato di naturale libertà, permettendogli di riacquisire la capacità di relazionarsi con l’ambiente, coi conspecifici e di riprodursi. Una volta trasportati al Centro gli uccelli, dopo essere stati registrati con apposita documentazione, vengono sottoposti ad un’accurata visita da parte del personale per determinare eventuali patologie, ferite, debilitazioni che li hanno resi vulnerabili e poter stabilire le procedure da mettere in atto: se sia possibile recuperarli, se necessitino di calore esterno, quale sia l’alloggio più idoneo, quale tipo di alimentazione sia più adatta, se sia necessario consultare un veterinario per terapie o procedure mediche. Quando gli animali avranno recuperato la loro ottimale forma fisica, potranno essere rilasciati in natura, nel caso in cui, invece, le loro condizioni fossero talmente gravi da impedire la sopravvivenza in libertà, verranno ospitati a vita nelle voliere del Centro con futura destinazione a progetti di conservazione, sensibilizzazione e didattica oppure, quando non sia possibile un’esistenza autonoma senza manipolazione indefinita, si procederà alla soppressione. Il lavoro svolto dai centri di recupero, unito alla sensibilizzazione dei privati cittadini nei riguardi della fauna selvatica, sono fondamentali per la salvaguardia delle popolazioni e delle specie, come componenti essenziali degli ecosistemi, e per il riconoscimento all’animale selvatico del diritto alla salute e alla libertà.

 

ULTIMO AGGIORNAMENTO

28.11.2023

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