Studio preliminare su una popolazione di Cervo (Cervus elaphus L. 1758) in Abruzzo e prospettive di gestione a livello regionale.
Titolo della tesi
Studio preliminare su una popolazione di Cervo (Cervus elaphus L. 1758) in Abruzzo e prospettive di gestione a livello regionale.
Candidato
Ciccotti Ennio
Relatore
Ponzetta Maria Paola
Relatore esterno
Mattioli Stefano
Anno accademico
2022 - 2023
Riassunto
Per lo sviluppo di questo elaborato sono stati monitorati, nel corso di sei anni, i Cervi che popolano due valli limitrofe e parzialmente interne al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: la Valle del Sagittario e la Valle del Giovenco. Una prima parte dell’indagine si è concentrata sui movimenti stagionali dei gruppi di individui, ovvero: osservazione degli ambienti scelti nel corso delle stagioni, fedeltà verso i siti riproduttivi ed impatto delle condizioni metereologiche sulla scelta dei luoghi di svernamento. I cervi abitanti di queste due valli hanno mostrato differenze soprattutto nelle strategie spaziali utilizzate; quelli della Valle del Giovenco si sono dimostrati più sedentari di quelli della Valle del Sagittario. Più in dettaglio i maschi della Valle del Sagittario hanno operato mediamente spostamenti annuali dai siti riproduttivi ai luoghi di svernamento di 10/11 km, circa il doppio rispetto ai maschi dell’altra valle, con individui che si sono spostati su distanze che superano in linea d’aria i 30 km. Una seconda parte dello studio si è concentrata sul riconoscimento degli esemplari maschi adulti attraverso le caratteristiche dei palchi. Il riconoscimento è stato possibile grazie all’impiego di alcuni dispositivi elettronici a basso costo di utilizzo, macchine fotografiche e fototrappole. I file multimediali (video e foto) registrati sono stati confrontati al fine di riuscire ad identificare i vari soggetti e di ipotizzarne i plausibili stagionali ed annuali. Questa parte è stata integrata periodicamente con l’analisi dei palchi caduti in primavera e ritrovati da me o da persone la cui attendibilità, riguardo i luoghi di ritrovamento, è provata. Il ritrovamento e la geolocalizzazione di palchi caduchi attribuibili ad un determinato individuo, ed il confronto con i file multimediali registrati nelle varie stagioni, hanno fornito informazioni determinanti per la comprensione degli spostamenti stagionali degli esemplari maschi adulti negli anni. Per terza è stata eseguita un’analisi morfometrica su 390 stanghe cadute ritrovate nell’anno 2021 di maschi adulti e subadulti, e le caratteristiche rilevate sono state messe a confronto con dati provenienti da palchi di altre popolazioni italiane ed europee. L’analisi morfometrica dei palchi ha mostrato una popolazione in ottime condizioni di salute, presentando palchi con caratteristiche mediamente migliori di quelle di palchi di diverse altre popolazioni italiane ed europee; questo è probabilmente dovuto al fatto che il territorio abruzzese è ricco di risorse e le densità non hanno ancora raggiunto livelli troppo elevati per influire sulle condizioni fisiche. Nella quarta ed ultima parte propongo, sulla base del mio lavoro sul campo e delle migliori esperienze in Italia, azioni per avviare la gestione attiva di questa popolazione di cervo, come la preparazione dei cacciatori attraverso appositi corsi, la pianificazione delle unità gestionali e il monitoraggio degli animali attraverso regolari censimenti annui.